In cucina, le due tipologie di tartufo donano profumi e sensazioni diverse.
Il tartufo nero pregiato ha un profumo delicato e un retrogusto dolce, con sensazioni che ricordano il cioccolato e il miele, molto versatile, in cucina, per i suoi molteplici usi.
Il tartufo nero estivo o scorzone ha un sapore che si avvicina ai profumi del fungo porcino, rimane un tartufo delicato che nelle preparazioni in cucina va dosato e lavorato con molta attenzione, evitando che venga “annullato” da odori troppo intensi, qualora il suo profumo avrà l’odore dell’ammoniaca, sarà meglio non utilizzare il tartufo.
C’è una regola fondamentale per il tartufo fresco in cucina, non vanno cotti, composti principalmente di acqua, cotti in maniera violenta si disidratano e perdono buona parte, se non tutte le loro qualità organolettiche.
Il tartufo nero estivo aggiunto a fine lavorazione di una pietanza calda, oltre a donare un tocco finale, lo scorzone sprigionerà tutte le sue qualità organolettiche, esaltando ed arricchendo il piatto.
Il tartufo nero pregiato può essere utilizzato con piatti caldi ma non disdegna i piatti freddi. Molto versatile, da un semplice primo piatto di tagliatelle fresca con burro e tartufo a un secondo come una tagliata affettato a lamelle sottili come guarnizione, volendo esagerare, può essere utilizzato anche in pasticceria per guarnire i dolci.
Tenuto conto della stagionalità delle due specie di tartufi, il tartufo nero pregiato e il tartufo nero estivo o scorzone, in cucina, possono essere utilizzati in alternanza, l’uno con l’altro, per regalare profumi e sapori sempre nuovi, regola fondamentale è l’utilizzo con la dovuta attenzione, per non rovinarne le consistenze, i profumi e le qualità organolettiche.